Graci Etna Bianco 2020

Da bere subito o da conservare fino a 5 anni. Servire fresco.

I ricchi terreni vulcanici dell'Etna sull'isola di Sicilia sono responsabili della creazione di alcuni dei vini moderni più eccitanti d'Italia come questo esempio della cantina Graci. Nel 2004 Alberto Graci ha deciso di lasciarsi alle spalle una promettente carriera di banchiere a Milano per assumere la gestione dei 2 ettari di vigneti della sua famiglia a Passopisciaro, sul versante nord dell'Etna. Tale è la sua reputazione per la produzione di vini eccezionali, che ricopre anche il ruolo di Vice Presidente del Consorzio che copre la regione Etna DOC.

I vini sono stati fatti in questa parte dell'Etna per diverse migliaia di anni, con molte delle viti ancora piantate sulle loro stesse radici e non toccate dal parassita della vite fillossera. Per questa cuvée Alberto prende le uve Carricante e Catarratto da un vigneto di 2,5 ettari situato a 600 metri sul livello del mare. Adotta una politica di interventi minimi in vigna e in cantina, evitando l'uso di erbicidi e di botti di rovere a favore di soluzioni naturali e di grandi botti di legno chiamate tini.

Per questo vino bianco la frutta viene fermentata in vasche di cemento e invecchiata sui lieviti per 8 mesi per mostrare il carattere del vigneto e la purezza naturale delle uve. Al naso dominano la pesca matura, l'ananas e gli agrumi brillanti, insieme a note di mandorle tostate e pane appena sfornato. Al palato c'è una struttura ricca e cremosa bilanciata da un nucleo luminoso di frutta, che lo rende un grande abbinamento per una vasta gamma di piatti tra cui pollo arrosto, formaggi cremosi e risotti.