Montevertine 2017

Da bere ora fino al 2038. Decantare 2 ore prima di servire.

Quando Sergio Manetti acquistò Montevertine nel 1967, il suo obiettivo primario era quello di trasformare il casale fatiscente in un'affascinante casa estiva a Radda-in-Chianti. Non sapeva che nel corso di pochi anni i suoi vini sarebbero diventati tra i più ricercati d'Italia.

Il vino omonimo della tenuta è fatto con il 90% di Sangiovese con il restante 10% contribuito da varietà di uve autoctone toscane meno conosciute, Canaiolo e Colorino. Per assicurare profondità di sapore e finezza, la maggior parte della frutta usata per il Montevertine proviene da un piccolo appezzamento di viti piantate nel 1982. Dopo la fermentazione in vasche di cemento, il vino trascorre 24 mesi di invecchiamento in grandi botti di rovere di Slavonia seguiti da almeno tre mesi di riposo in bottiglia prima di essere rilasciato.

Portando l'impronta di un'abile vinificazione tradizionale e di vigneti di alta qualità, il Montevertine offre aromi invitanti di amarena, lampone vibrante e spezie da forno che si approfondiscono in tabacco, marmellata di ciliegie ed erbe mediterranee secche al palato. L'abbondanza di acidità fresca e i tannini morbidi assicurano che questo vino sia molto bevibile ora, anche se può essere conservato almeno fino al 2030. Per esaltare il carattere amichevole e disinvolto del Montevertine, provate a servirlo accanto a salumi, stufati di carne rossa sostanziosa o classici piatti di pasta a base di pomodoro.