Burja Reddo 2022

In cantina per un massimo di 7 anni. Non c'è bisogno di decantare prima di servire.

I Lavrenčič possono far risalire la storia della loro famiglia nella Valle di Vipava in Slovenia almeno al 1499, e fanno vino qui da tre generazioni. Primoz Lavrenčič ha deciso di lasciare la cantina di famiglia nel 2009 per fondare il suo progetto personale che ha chiamato Burja. Il nome è preso dal potente vento "Burja" che definisce la vita nella regione ed esprime il desiderio di Primoz di coltivare una profonda connessione con la terra facendo vini ispirati dal mondo naturale che lo circonda.

Reddo è fatto usando vecchie varietà tradizionali di uva nera della Valle di Vipava che prima erano usate solo dalla gente del posto per fare vino per il consumo domestico personale. Questo imbottigliamento è composto da Pokalca (Schioppettino), Modra frankinja (Blaufränkisch) e Refošk (Refosco), tutti coltivati in modo biologico e biodinamico.

Nella cantina Primoz adotta un tocco leggero, scegliendo di far fermentare il mosto con lieviti selvaggi e invecchiando il vino giovane in grandi botti da 10-15 ettolitri e in barrique da 225 litri per due anni. Questo crea un vino molto complesso e degno di invecchiamento con incantevoli note di melograno, ciliegia rossa e prugna condite con note di grafite, tabacco e terra cotta. Al palato ci sono ampi frutti rossi, tannini morbidi e una struttura ben arrotondata che risponderà bene ad un ulteriore invecchiamento.