Altri vini rossi
Tenuta di Castellaro Corinto 2018
In cantina per un massimo di 9 anni. Non c'è bisogno di decantare prima di servire.
L'isola di Lipari, al largo della costa settentrionale della Sicilia, è un luogo ideale per produrre deliziosi vini dai classici vitigni locali come la Malvasia delle Lipari e il Carricante. La Tenuta di Castellaro è la più grande azienda vinicola dell'isola ed è stata fondata nel 2013 da Massimo Lentsch, un imprenditore che si è innamorato di Lipari mentre era in vacanza qui. La tenuta ora consiste di 20 acri sparsi per l'isola piantati su ricchi terreni vulcanici.
Questo caratteristico rosso è fatto al 100% di Corinto Nero, un vitigno autoctono che è stato introdotto a Lipari dai Fenici ed è ampiamente coltivato in altre parti della Grecia e della Turchia. Le uve per questo vino sono piantate a 350 metri sul livello del mare e sono coltivate organicamente e raccolte a mano. Una volta in cantina la frutta viene fatta fermentare sulle bucce in botti di rovere e poi lasciata maturare per 12 mesi in botti da 500 litri seguiti da altri 12 mesi in bottiglia.
Ciliegia rossa, ribes rosso e note sapide di erbe secche definiscono il naso mentre il palato offre tannini raffinati, un corpo medio, e un finale lungo ed elegante condito con spezie delicate, liquirizia e pepe bianco. Un grande vino gastronomico da abbinare a salumi italiani come salame e prosciutto, formaggi stagionati, pasta al pomodoro o pizza.
L'isola di Lipari, al largo della costa settentrionale della Sicilia, è un luogo ideale per produrre deliziosi vini dai classici vitigni locali come la Malvasia delle Lipari e il Carricante. La Tenuta di Castellaro è la più grande azienda vinicola dell'isola ed è stata fondata nel 2013 da Massimo Lentsch, un imprenditore che si è innamorato di Lipari mentre era in vacanza qui. La tenuta ora consiste di 20 acri sparsi per l'isola piantati su ricchi terreni vulcanici.
Questo caratteristico rosso è fatto al 100% di Corinto Nero, un vitigno autoctono che è stato introdotto a Lipari dai Fenici ed è ampiamente coltivato in altre parti della Grecia e della Turchia. Le uve per questo vino sono piantate a 350 metri sul livello del mare e sono coltivate organicamente e raccolte a mano. Una volta in cantina la frutta viene fatta fermentare sulle bucce in botti di rovere e poi lasciata maturare per 12 mesi in botti da 500 litri seguiti da altri 12 mesi in bottiglia.
Ciliegia rossa, ribes rosso e note sapide di erbe secche definiscono il naso mentre il palato offre tannini raffinati, un corpo medio, e un finale lungo ed elegante condito con spezie delicate, liquirizia e pepe bianco. Un grande vino gastronomico da abbinare a salumi italiani come salame e prosciutto, formaggi stagionati, pasta al pomodoro o pizza.
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